Salvaguardia dei grani antichi siciliani. inizia oggi l'esame della mia proposta di legge.
Inizia oggi in Commissione Agricoltura alla Camera l’esame della proposta di legge da me presentata per la tutela dei grani antichi siciliani che fanno parte dell’agroalimentare di eccellenza devastato dalle speculazioni estere.
Il mio progetto di legge sarà esaminato insieme ad altre proposte al fine di redigere un testo unico che accolga le sollecitazioni e le istanze provenienti da tanti produttori che vedono il loro lavoro a forte rischio a causa delle speculazioni delle multinazionali che hanno fatto crollare il prezzo del grano duro attraverso una concorrenza dei Paese extra UE che producono un grano di bassa qualità a costi minori e a volte spacciato per made in Italy.
L’obiettivo fondamentale della mia proposta di legge è quello della salvaguardia dei grani antichi di Sicilia non solo attraverso contributi ai produttori per agevolare la loro attività ma anche con il rispetto di una serie di obblighi come garanzia di sicurezza per gli stessi e per i consumatori finali. Tra questi l’etichettatura della produzione di grano duro con sanzioni in caso di inosservanza delle disposizioni previste dalla medesima proposta legislativa dove è chiaramente specificato il fatto che costituisce reato porre in vendita o mettere in commercio farine di grano duro non raffinate o integre e i prodotti da esse derivati, reato punibile con una sanzione amministrativa pecuniaria da 1.300 euro a 9.000 euro.
Auspico che l’esame in Commissione sia celere cosicchè con tempestività si possano dare risposte precise a quanti da tempo chiedono una maggiore attenzione del Governo e norme chiare sulla questione. La salvaguardia dei grani antichi e quindi il loro recupero permette agli agricoltori di differenziarsi rivalutandone, nel contempo le tradizioni, la cultura, la qualità, la conoscenza verso l’antico che si intreccia benissimo con il futuro visto che tante giovani generazioni stanno avviando questo tipo di attività.