Esentare i giovani professionisti dall'obbligo di assicurazione per agevolare loro l’ingresso nel mondo del lavoro
Una proposta di legge che reca norme per agevolare l’ingresso dei giovani professionisti nel mondo del lavoro. L’ho presentata nei giorni scorsi per venire incontro a tanti giovani che iniziano la libera professione e che, indipendentemente dal proprio reddito, si trovano a farvi obbligatoriamente fronte.
Il regolamento di riforma degli ordinamenti professionali disciplina, infatti, l'attività e la figura dei liberi professionisti in Italia, una categoria di lavoratori non più in espansione per le difficoltà legate ai costi per svolgerla ma che racchiude in sé una molteplicità di professioni e di servizi per la collettività. A rendere insostenibile la situazione per i professionisti, un'ulteriore e non trascurabile causa è determinata da quanto disciplinato dall'articolo 5 del medesimo regolamento, che prevede l'obbligo di stipulare un'assicurazione finalizzata a tutelare il cliente del professionista da eventuali danni da esso arrecati
Com’è a tutti noto, i professionisti, nell'esercitare la propria attività, sono tenuti a fare fronte a spese ingenti, fisse e obbligatorie, che non dipendono in alcun modo dal loro reddito: l’Inps, la cassa previdenziale di riferimento (qualora prevista per la specifica professione) e il contributo di vigilanza per l'iscrizione all'albo di appartenenza.
L'insieme di questi oneri agisce pesantemente sui liberi professionisti, ma ancora di più sui giovani che si affacciano alla libera professione. La mia proposta di legge prevede per i giovani professionisti che aprono partita Iva l’esonero per i primi 5 anni di attività professionale allo scopo di agevolare il loro ingresso nel mondo del lavoro cosicchè da essere alleggeriti da un'ulteriore spesa obbligatoria.