Contrastare caporalato e lavoro nero. Chiesti interventi al Governo per rafforzare il quadro normativo vigente
Il caporalato nel settore agricolo è un fenomeno ampiamente diffuso in molte regioni del nostro Paese ed in particolare nel Mezzogiorno d’Italia. E’ di qualche settimana fa l’ennesima operazione delle forze dell’ordine nella Sicilia orientale che ha sgominato un'associazione criminale che reclutava manodopera romena per l'impiego nelle campagne, in assenza delle garanzie minime di tutela dei lavoratori.
L'economia sommersa nel settore primario è stimata fra i 2 ed i 5 miliardi di euro, mentre il danno economico prodotto dalle irregolarità in agricoltura è valutato tra i 3,3 ed i 3,6 miliardi di euro.
La Camera ha approvato nel 2016 in via definitiva la legge che reca «Disposizioni in materia di contrasto ai fenomeni del lavoro nero e dello sfruttamento del lavoro in agricoltura», che prevede diverse norme di contrasto dei fenomeni legati al caporalato e al lavoro nero . Ma evidentemente ancora non basta.
Per questo ho chiesto ai Ministri del Lavoro, Politiche Agricole e dell’Interno di rafforzare il quadro normativo vigente introdotto per contrastare il fenomeno del caporalato e del lavoro nero e soprattutto di adottare misure adeguate con un provvedimento legislativo incentrato sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, fenomeno da imputare ancora ad una troppo scarsa cultura in tema di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro sia da parte dei lavoratori, sia da parte dei datori di lavoro, soprattutto di piccole e medie realtà aziendali.