Ok all’ecobonus per gli interventi di riqualificazione energetica ma non deve rappresentare una barriera per le PMI
L’ecobonus per gli interventi di riqualificazione energetica effettuati su singole unità immobiliari, con lo sconto direttamente in fattura, è una misura buona ma rischia di indurre una domanda che non potrà essere soddisfatta.
Il Decreto Crescita in vigore dal 1° maggio contiene infatti la possibilità da parte dell’operatore di scontare al cliente direttamente in fattura il 50%, ovvero l’aliquota prevista per i serramenti dalle detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici .
Il fornitore recupererà tale contributo sotto forma di credito d’imposta in 5 anni. La proposta di concedere al consumatore, da parte del fornitore e posatore in opera lo sconto è “apparentemente positiva” ma in realtà comporta un grave restringimento del mercato a sfavore delle piccole imprese che dovranno recuperare lo sconto dopo 5 anni , un lasso di tempo troppo lungo che schiaccia in modo inesorabile la loro attività.
E’ necessario quindi che si riduca questo periodo a favore delle piccole imprese che, come si sa, hanno una capienza fiscale che esaurirebbe in pochi interventi la propria possibilità di “anticipare” al cliente lo sconto del 50%. Ho chiesto al Presidente del Consiglio, ai Ministri dell’economia e dello sviluppo economico di diminuire il periodo di recupero dello sconto da 5 ad un anno. Allo stato attuale, in base a quanto previsto dal “DL Crescita” le pmi rischiano di impoverirsi, di non avere stimoli per l’innovazione e di accrescere il lavoro nero sia fiscale che contributivo.