Protocollo per contrastare il caporalato; è passato un anno ed è tutto fermo. Non ci si può fermare agli annunci, il Governo chiarisca!
Doveva essere un elemento di forte lotta al contrasto del caporalato ma fino ad oggi è rimasto tutto fermo.
Sono intervenuto sul mancato avvio dell’iter conseguente al protocollo firmato un anno fa dai Ministri delle politiche agricole, alimentari e forestali, del lavoro e delle politiche sociali e dell’ interno, contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura. L’intesa fu sottoscritta anche dalla Regione Sicilia, dall’Ispettorato Nazionale del lavoro, dalle organizzazioni sindacali e dalle associazioni di categoria per sostenere e rafforzare gli interventi di contrasto al caporalato ed allo sfruttamento su tutto il territorio nazionale in particolare in alcune province come quella di Ragusa dove il fenomeno è molto sentito. Il citato Protocollo non ha ancora attuato le azioni concrete auspicate. Alcune delle istituzioni che hanno sottoscritto il documento aspettano invano di essere convocate per costituire il Gruppo di coordinamento e controllo che avrebbe dovuto avere il compito di vigilare sull’attuazione del protocollo stesso e ad oggi non c’ è stata alcuna convocazione sebbene manchino ormai pochi mesi al termine della sua validità.
Tra l’altro in molte realtà, come la provincia di Ragusa, dove esiste un tavolo di confronto ancora attivo non si riescono a definire gli interventi. Ho quindi chiesto di chiarire urgentemente le ragioni della mancata attuazione del Protocollo e nel contempo di attivarsi per darne esecuzione al fine di assicurare il rispetto della legge in modo uniforme su tutto il territorio nazionale ed evitare che un'altra lodevole iniziativa resti solo un annuncio!