Lavoratori Asu; basta precariato. Si definiscano regole certe per un legittimo percorso di stabilizzazione.
La vicenda dei lavoratori Asu sul piede di guerra in Sicilia oggetto della mia interrogazione al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. Una vertenza che va avanti da troppo tempo e che necessita di chiare risposte agli oltre 5.600 lavoratori Asu siciliani, compresi quelli della provincia di Ragusa, che svolgono da più di 20 anni la loro attività.
Una situazione di precariato non più accettabile alla quale si aggiunge il mancato pagamento degli assegni mensili da parte della Regione.
Il problema da superare è la stabilizzazione interrompendo così le continue proroghe di rinnovo del loro contratto che non può essere previsto sine die e questo può avvenire ad opera del legislatore nazionale.
È opportuno, pertanto, trovare una soluzione definitiva per questa tipologia di lavoratori attraverso una vera e propria stabilizzazione che permetta agli stessi di svolgere la loro attività nel migliore dei modi. Occorre, quindi favorire la stabilizzazione dei precari ASU che tra l’ altro come detto sono indispensabili per la loro attività che viene svolta regolarmente e per l’acquisizione delle competenze maturate nel corso degli anni. Ho chiesto quindi la definizione di regole certe per un legittimo percorso di stabilizzazione dei precari ASU al fine ridare dignità a questi lavoratori che per anni hanno svolto la loro attività in modo efficiente ed efficace