Diffusione gioco d’azzardo tra i minori. Un’insidia che diventa dipendenza.
C’è un allarme che coinvolge molti giovani e giovanissimi: il gioco d’azzardo che negli ultimi anni è una delle dipendenze tra minori in continuo aumento. Basti pensare che il 75% dei ragazzi ha praticato almeno un gioco d’azzardo nell’ultimo anno e, tra questi, 2 su 3 sono minorenni e 1 su 3 ha meno di 16 anni.
Giovani che frequentano le sale scommesse e bambini che acquistano i tagliandi “gratta e vinci”, che sono da considerare in tutto e per tutto appartenenti alla categoria dei giochi d’azzardo. Purtroppo la tecnologia ha aumentato questo pericolo: ci sono diverse app per smartphone e tablet che imitano in ogni dettaglio il funzionamento delle slot, anche se non sono previsti premi in denaro. Attraverso queste app il minore viene accompagnato in modo subdolo al passaggio verso i giochi nelle sale giochi oppure online.
Per questo ritengo che i recenti provvedimenti del Governo sul gioco d’azzardo inseriti nel Decreto Dignità devono essere subito attuati, ma non basta.
Ho chiesto ai Ministri della Salute, dell’Interno e dell’Economia di avviare e attuare immediate azioni per contrastare la diffusione delle applicazioni di gioco d'azzardo per bambini e giovanissimi e adottare misure volte alla tutela dei minori per evitare che possano essere soggetti a forme compulsive di gioco. Intensificare i controlli sulla vendita dei tagliandi “gratta e vinci” per i quali i controlli sono inesistenti e molto spesso non effettuati dai gestori che, a volte per semplice ignoranza della legge non si preoccupano di accertare la maggiore età degli acquirenti.