Venerdì, 24 Febbraio 2017 - 06:53

Sostegno agli imprenditori vittime di racket ed usura. Sollecitato l’esame in Commissione Giustizia della proposta di legge di modifica all’attuale normativa che garantisce maggiore sicurezza e supporto alle vittime

Portare al più presto all’esame della Commissione Giustizia della Camera  la proposta di legge da me presentata insieme ad altri colleghi che riguarda la modifica dell’articolo 20  della legge 23 febbraio 1999 n.44, inerente il contrasto alle attività di racket ed usura.

E’ quanto ho chiesto alla Presidente della II Commissione, Donatella Ferranti, sollecitandola a calendarizzare in tempi rapidi il progetto di legge, presentato ad ottobre del 2016,  affinchè si possano dare immediate risposte di vicinanza dello Stato a tanti imprenditori e liberi professionisti che non hanno accettato il ricatto malavitoso e perciò sono stati danneggiati. Si tratta di una problematica oggi più che mai attuale; è di pochissimi giorni fa anche in provincia di Ragusa l’attentato incendiario ad un’impresa di trasporto dell’ortofrutta di Vittoria che si somma a tanti altri episodi simili che hanno messo in ginocchio diverse aziende che si trovano nelle condizioni di aver perso tutto e di non poter fronteggiare le scadenze da pagare al fisco o ad altri creditori. Se la legge del 1999 da una parte sostiene le vittime del racket e dell’usura con una serie di proroghe che sommandosi nel tempo fino a raggiungere un importo notevole, mettono l’imprenditore nelle condizioni di non poter far fronte al debito accumulato,  dall’altra, appunto, non garantisce lo stesso nel caso in cui gli eventi lesivi si ripetono nel tempo visto che le proroghe riguardano un periodo di 300 giorni o tre anni, lasso di tempo nel quale si presume che le vittime di tali atti abbiano già ricevuto i ristori previsti dalla legge per ripagare pro scadenza quanto sospeso. L’attuale normativa si è mostrata foriera di lungaggini procedural-burocratiche non indifferenti facendo emergere lacune ed incongruenze previsionali che hanno generato vari problemi.

La proposta di legge di modifica pertanto intende ovviare a queste contraddizioni integrando all’articolato esistente la possibilità per le vittime di reiterati eventi lesivi di consolidare e dilazionare sino a 120 mesi i debiti verso il fisco e lo scorporo, ai fini delle procedure di determinazione del rating aziendale  del debito sospeso, attraverso l’istituzione di un fondo di garanzia che copra le aziende che ne facciano richiesta per un importo pari al debito sospeso. Trattandosi di un’emergenza attuale ho sollecitato il rapido esame della proposta di legge a favore di quanti hanno subito danni in conseguenza di atti di intimidazione estorsiva  o di approfittamenti usurari.  Se la lotta al fenomeno del racket e dell’usura prevede da un lato azioni e misure repressive nei confronti di coloro che gestiscono  le attività illegali  dall’altro deve avere il sostanziale sostegno  delle istituzioni e delle leggi dello Stato che si traduce in un’altra forma di garanzia della sicurezza per tanti imprenditori vessati dalla delinquenza. 

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