Tutelare e valorizzare il patrimonio rurale costituisce una necessità sia culturale che ambientale
Azioni volte a recuperare la qualità non soltanto dei paesaggi di eccellenza ma anche di quelli più comuni e di creare occupazione e sviluppo delle zone rurali.
E’ questo l’obiettivo della proposta di legge che ho presentato che reca “Nome per la tutela e la valorizzazione dell’architettura rurale siciliana”.
Tutelare e valorizzare il patrimonio rurale costituisce una necessità sia culturale che ambientale. La Sicilia è ricca di edifici rurali che un tempo costituivano l’ossatura portante del paesaggio in quanto centri di organizzazione della vita agricola. Le forme e i materiali di cui sono composti testimoniano le caratteristiche identitarie di un luogo: gli usi propri hanno dato luogo a diverse forme come le case isolate, le stalle, i magazzini, le masserie, che, con l’evoluzione delle tecniche agricole sono spesso divenuti inutili o inadatti e pertanto non più mantenuti, andando così in rovina se non demoliti volontariamente.
È importante mantenere vivo il ruolo dell’architettura rurale nel paesaggio, far capire oggi la vita rurale di un tempo, la storia delle famiglie e di come vivevano.
La proposta di legge prevede quindi l’erogazione di contributi per gli interventi di valorizzazione e recupero del patrimonio rurale attraverso il “Fondo nazionale per la tutela e la valorizzazione dell’architettura rurale” ed è rivolto a quanti intendono ristrutturare gli insediamenti agricoli e fabbricati rurali tradizionali, sia per chi intende iniziare o continuare l’attività agricola e sia per i privati. Un progetto di legge ha il duplice obiettivo della salvaguardia e promozione del patrimonio edile rurale accrescendo nel contempo la redditività delle imprese agricole.