"Fatta la legge trovato l'inghippo"; inconcepibile stop al Senato della legge approvata dalla Camera sulla videosorveglianza nei nido. Così la maggioranza di Governo continua a non tutelare i più deboli
E’ inconcepibile il sostanziale rallentamento che ha avuto il disegno di legge approvato il 19 ottobre dalla Camera in un testo unificato che conteneva anche la mia proposta di legge, relativo a “Misure per prevenire e contrastare condotte di maltrattamento o di abuso, anche di natura psicologica, in danno di minori negli asili nido e nelle scuola dell’infanzia e delle persone ospitate nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali per anziani e persone con disabilità”.
Uno stop inconcepibile! La 7ª Commissione Istruzione e Beni Culturali del Senato ha espresso parere contrario con delle motivazioni abbastanza discutibili tra queste il fatto che il testo “pare ispirato alla volontà di dare immediate risposte ad eventi contingenti, ma senza un’adeguata ponderazione vi è il rischio di elaborare leggi disorganiche, recanti una visione parziale dei problemi in quanto dettate dall’emozione e dall’emergenza del momento”; anche il diritto alla privacy sarebbe l’altro elemento di titubanza della commissione. Giustificazioni che non hanno aderenza con la realtà considerato che questi ignobili fatti vengono denunciati ogni giorno, vedi i recenti fatti di Modica, a scapito di tanti bambini e di quelle professionalità oneste che fanno il loro lavoro con dedizione ed attenzione perché “educare è un’arte e la realtà ci conferma che non tutti sono in grado di esercitarla”. Evidentemente in Commissione al Senato nessuno inorridisce per questi atti che definisco di pura delinquenza da parte persone o pseudo tali che non devono occupare questi posti di lavoro. E’ opportuno che la maggioranza di Governo metta mano immediatamente alla legge e pensi alla salvaguardia dei bambini e non ai diktat dei sindacati, anche loro contrari alla sorveglianza permanente nelle classi.