Servizio comunale doposcuola scolastico: occorre un’approfondita riflessione con Sindaco, amministrazione e consiglio!
La recente presa di posizione del Consiglio Comunale di Ragusa, condivisa in maniera trasversale dai gruppi ed apprezzata dalla città, in ordine alla soppressione dei servizi comunali di doposcuola scolastico, unitamente alla forte protesta che continua a levarsi dal personale comunale e dalle famiglie modicane, private del servizio, penso imponga una ulteriore riflessione anche all'amministrazione Comunale a Modica, al Sindaco ed al consiglio comunale.
I risparmi, soprattutto in una situazione economica come quella dell'ente modicano, sono importanti e vanno perseguiti, ma poichè si amministra nell'interesse pubblico non possono essere mai valutati solo con rigido rigore ragionieristico, quanto alla luce del rapporto con i benefici sociali che producono. Che decine di famiglie continuino a reclamare a gran voce il ripristino dei servizi, non è un dato secondario; è, al contrario, il chiaro segnale che è giunto il momento di una ulteriore e profonda riflessione, che coinvolga tutti gli attori della vicenda deputati alla programmazione delle scelte di indirizzo nella vita della città: il Consiglio Comunale e l’amministrazione.
Sono certo che il Sindaco saprà ascoltare famiglie, cittadini ed operatori che non meritano superficialità e guerre di religione, ma solo attenzione, riflessione e scelte condivise. Allo stesso modo i risparmi si debbono e si possono perseguire guardando con attenzione al superfluo ed a tutte quelle spese che eccessive non sembrano ma che in un periodo di ristrettezza economica non rientrano certo nell'indispensabile; o meglio, nel meno indispensabile rispetto alla richiesta congiunta dei giovani alunni, degli operatori, della loro professionalità e della preoccupazione delle famiglie.
Per questo chiederò immediatamente anche ai consiglieri comunali del nostro gruppo di attivarsi affinchè la materia torni ad essere trattata dal civico consesso, anche alla luce delle strategie adottate dagli altri comuni in provincia, ascoltando con attenzione le ragioni di tutti e facendo, se possibile, uno sforzo ulteriore per recuperare altrove nel bilancio le risorse necessarie al ripristino del servizio.