Turismo nel sud-est: destagionalizzare è la parola chiave
L’autunno è ufficialmente iniziato.Eppure le temperature nel nostro lembo di Sicilia ci fanno percepire ancora qualche scampolo d’estate… Trovandomi in questi giorni a passeggiare in diverse località balneari notavo come – purtroppo – quante attività ricettive abbiano già chiuso i battenti.
Ma, proprio perché credo che di lavoro e sviluppo si tratti, a me (e non solo a me, credo) piacerebbe che il nostro territorio e le sue eccellenze attrattive non chiudessero in corrispondenza della fine della stagione estiva, ma sapessero - strategicamente supportate dagli enti pubblici preposti e puntando su un lavoro unitario - destagionalizzare. Come mi è già capitato di dire in altre occasioni, piuttosto che gestire piccoli orticelli, bisogna avviare progetti intercomunali attraverso una sinergia vera che coinvolga le 12 terre iblee.
Sono sempre dell’idea e voglio impegnarmi ancor più alacremente su questo punto (sfruttando le risorse del territorio, partendo dalle best practice che qua e là comunque ci sono) per creare un marchio di qualità del turismo ibleo al fine di qualificare l’offerta del territorio rispetto a un mercato turistico in continua evoluzione. Un marchio, un progetto, un percorso da intendere come SISTEMA.
Altro fenomeno da tenere sotto osservazione è il turismo di transito: si deve operare tutti in sinergia, soprattutto nei periodi di bassa stagione. Insomma, io credo che la parola d’ordine su cui puntare è: DESTAGIONALIZZARE!!!!
La sfida vera dev’essere quella di trattenere il turista. Il marchio di qualità, insieme ad un sistema turistico locale in grado di rispondere alle diversificate esigenze di chi viene a farci visita, sono gli elementi portanti per mettere realmente, ed in maniera efficace, il turismo al centro dello sviluppo del nostro impareggiabile territorio.