"Progetto Cammini e Percorsi": aprire senza riserve a giovani ed imprese la possibilità di riusare stazioni e case cantoniere abbandonate
Progetto "Valore Paese-Cammini e Percorsi”: aprire senza riserve a giovani ed imprese la possibilità di riusare stazioni e case cantoniere abbandonate. Solo un provvedimento inclusivo potrà produrre crescita, occupazione e sviluppo.
Estendere le finalità del “Progetto Valore Paese-Cammini e Percorsi" ad un numero maggiore di soggetti, rispetto a quello previsto, privilegiando giovani ed imprese, con l’incremento delle concessioni per l’utilizzo delle case cantoniere, aggiungendo anche vecchie stazioni, immobili pubblici, di rete ferroviaria italiana in disuso per incentivare progetti finalizzati alla rivitalizzazione del territorio in chiave turistica.
E’ la richiesta di cui si mi sono fatto promotore attraverso un atto ispettivo, che nei prossimi giorni sarà depositato in Parlamento. Si tratta di un intervento successivo a due precedenti proposte di legge, a mia firma, per l’incentivazione di una strategia turistica innovativa, che al di là delle iniziative già esistenti, coinvolga l'immenso patrimonio di proprietà dello Stato e delle ex partecipate, oggi in disuso, spesso in rovina, perenne manifesto di uno spreco tutto italico.
Nel Progetto "Cammini e Percorsi" sono inseriti pochi immobili in concessione gratuita a soggetti privati, associazioni e cooperative per promuovere siti ciclo pedonali e valorizzare spazi in disuso , fatto che mi ha spinto a chiedere l’estensione del numero degli immobili in concessione, in regime di comodato gratuito per 30 anni rinnovabili, con la possibilità di riscatto del bene attraverso il pagamento di una somma concordata che dovrà tenere conto dei miglioramenti apportati al bene concesso.
Occorre aumentare anche i limiti di età per l'accesso alla misura, dando la possibilità a disoccupati di promuovere l’auto imprenditorialità, ovvero la possibilità di ricevere gratuitamente un bene per valorizzarlo e produrre reddito ed occupazione. L’allargamento della forbice di partecipazione al progetto, ed il maggior numero di immobili da utilizzare darà la possibilità di recuperare un maggior numero di stazioni non presidiate, case cantoniere ed immobili in disuso, in progressivo degrado ed abbandono, che potranno essere trasformati in luoghi di attività produttiva.
Al recupero degli immobili va collegata la possibilità di accedere a finanziamenti specifici, attraverso l’istituzione di un “Fondo per la valorizzazione di beni architettonici e ambientali al fine di sviluppare la mobilità ciclistica e pedonale”, già oggetto di una mia specifica proposta di legge per creare percorsi ciclabili e pedonali che possano favorire un turismo sostenibile, risanando e manutenendo nel contempo immobili di valore storico-artistico di proprietà pubblica e privata localizzati lungo questi percorsi.